Pensi anche tu quello che vedi e
vedi anche tu quello che pensi?

venerdì 4 maggio 2012

Nora? Nora! Noraaa...

Penso all'amore e vedo due figure di spalle, che si tengono per mano, pronte a gettarsi nel fuoco, insieme, pronte ad affrontare un esercito di nemici, insieme, pronte a scalare montagne, a solcare mari, insieme. Penso all'amicizia e vedo le stesse due figure.
è un'immagine puerile, diranno alcuni. Forse.
Per me è un'immagine faticosa, che va cercata, trovata, protetta.
Capita di trovarsi nei guai e di mettere nei guai chi ci ama. Capita. Per caso, per ingenuità, per pigrizia.


Capita che una delle due figure che si tengono per mano davanti al divampare dell'incendio, poco prima abbia per caso gettato un fiammifero in un mucchio di foglie secche; capita che una delle due figure che si tengono per mano davanti all'esercito nemico abbia ingenuamente scambiato due chiacchiere al bar col capo dei nemici. Capita. Ma l'altra figura, quella innocente, non deve mai, mai lasciare la mano del colpevole. Se lascia la mano, allora non è amore, non è amicizia. 
Sono convinzioni puerili? Forse. La pensa così anche Torvard, in Casa di bambola di Henrik Ibsen, quando, nel III atto, davanti alla presa di coscienza della moglie, non riesce a dire altro se non "Non ragioni: continui a parlare puerilmente".
Sì, certo, parlassimo tutte puerilmente come Nora...
Nora si è messa nei guai, con ingenuità e per amore; quando Torvard, il marito, scopre che genere di guai, teme per il proprio onore "che diranno amici e colleghi?", insulta la moglie "... a un tratto ti riveli una ipocrita ... una criminale ... un baratro di bassezze ... che orrore!", si preoccupa di salvare le apparenze "continuerai a stare qui ma ti sarà proibita l'educazione dei bambini".
Quanti Torvard sono, ahi noi, ancora in libertà; di quanti Torvard, ahimè, ho sentito cantare le gesta, le audaci imprese... è difficile riuscire ad essere Nora con un Torvard accanto; ma è ancora più difficile scoprire Nora dentro di sé quando si ha accanto un Torvard arrogante e fiero, un Torvard che, non appena scoppia l'incendio, urla "è stata lei! è stata Nora! L'ho vista: ha appiccato lei il fuoco", un Torvard che quando la gente intorno borbotta "che donna infame: tradirlo così..." senza pensarci troppo getta la moglie in pasto ai nemici "è vostra", oppure se la tiene in casa continuando a ripeterle all'orecchio, giorno dopo giorno, "ipocrita, criminale ... che orrore".
è difficile trovare Nora dentro di sé perché quando l'amico o l'amato ci credono colpevoli, pensiamo di esserlo davvero, colpevoli.
E se l'amico/l'amato, davanti all'incendio, lascia la mano?
Cosa può fare l'amico/l'amato adesso che è solo, adesso che l'esercito nemico avanza, adesso che il fuoco ruggisce?
Può chinare la testa "scusa, è colpa mia, non lo faccio più, scusa" oppure può fare come Nora.
Nora che trova Nora dentro di sé.
NORA   ... Ero certa che gli avresti detto senza esitare "Suvvia, pubblichi quel che le pare". E se Krogtad lo avesse fatto...
TORVARD   Tu saresti stata vittima del disprezzo di tutti.
NORA   Ero sicura che tu non avresti esitato a farti avanti e a dire: il colpevole sono io.
TORVARD ... Nessuno sacrifica l'onore a chi ama.
NORA   Centinaia di migliaia di donne lo hanno fatto!
TORVARD   Non ragioni: continui a parlare puerilmente.
NORA   ... Tu non pensi e non parli come l'uomo di cui potrei essere la compagna ...
... Non posso essere tua moglie ...
... Non posso restare nella casa di un estraneo.
Detto fatto: Nora saluta Torvard "addio" ed esce "(si sente fuori scena il tonfo della porta di casa che si chiude)".
L'amico/l'amato che lascia la mano non appena scoppia un incendio o infuria la battaglia è un'immagine triste, dolorosa, non dovrebbe mai succedere. Ma a volte succede.
La vera sfida è trovare Nora dentro di sé, non gettarsi nel fuoco, non consegnarsi al capo nemico, ma dire "addio" ed uscire.
Consiglio di leggere o rileggere Casa di bambola, lo consiglio soprattutto a chi si trova davanti a un incendio o a un esercito nemico senza più mani da stringere.

Nessun commento:

Posta un commento